martedì 26 settembre 2023

Un cesto azzurro da riempire


Eccolo finito! 

E' stato difficile fare una foto non buia, ma ci riproverò. Sono stata presa dall'avvio della nuova stagione di corsi e fiere e ho un ritmo da ritrovare! Avevo interrotto il racconto di questi pezzi perché c'era la novità della Patty da mettere a nudo e devo dire che a Fili senza tempo (a Formigine) l'idea è stata accolta con grande entusiasmo. 

Avevo ricamato anche una S per scrivere il tutorial e l'intenzione era di dipingere una cornice per confezionarla. A breve il risultato!

Infine mi ero dedicata al progetto che doveva in realtà essere il primo e cioè il ricamo del bavaglino e del camicino nascita, con l'intento di fornirne il modello.

Sono felice della piccola evoluzione che ho fatto in questi ultimi anni. 

Il disegno è diventato più sciolto. E' come se dalle mie dita uscissero gesti che non credevo potessero mai appartenermi. 

Non lo dico per autocompiacimento, ma perché ribadisce la regola che è propria anche del ricamo e di qualunque attività artistica, nonché del processo di auto perfezionamento: l'esercizio abbatte ogni barriera. L'operazione non è facile, ma è alla portata di tutti.

Con il ricamo non ricordo... Una motivazione profonda che non mi spiego del tutto mi ha sempre fatto ricamare e di conseguenza accumulare ore di esercizio produttivo. 

Con il disegno, mi sono dovuta imporre un programma e in particolare di andarci piano. Di non pretendere abilità che non potevo maturare in poco tempo. Le lettere fiorite non erano altro che forme disegnate sopra un'iniziale di riferimento. Così anche per le lettere del mare, con l'aggiunta di un esercizio di volute. Per le ghiande e questi uccellini, la comprensione che gli elementi da ricamare possono semplicemente essere forme ridotte all'essenziale, con misure adeguate alla lunghezza dei punti. Mi ero imposta quest'estate un'ora di disegno al giorno e io non sono in grado di valutare obiettivamente la qualità di questi disegni, ma so che adesso, quando prendo in mano la matita, sento di poter raggiungere uno scopo e questo per me è un grande traguardo. 




 


mercoledì 20 settembre 2023

La pochette di Elisa

Un giorno ero da Elisa Stagni, della merceria Giochi di filo di Bologna, perché tenevo un corso strano, che metteva insieme un po' di tecniche e un po' di richieste.

Ero arrivata il venerdì e avevo fatto la turista, scoprendo una Bologna che non conoscevo, ma forse perché la guardavo con occhi diversi.

Gli stessi occhi mi erano caduti il sabato su una serie di piccole borsette con cerniera, che Elisa aveva appeso proprio vicino alla cassa. Mi ero fermata, mentre spiegavo, ne avevo presa una e avevo guardato tutte con aria interrogativa. Chi più chi meno, il gruppo aveva capito e colto il mio entusiasmo nello sguardo: la borsetta aveva tutta l'aria di essere un ricamabile straordinario.

Così, anche se a distanza di un po' di tempo, mi ci sono tuffata in questi giorni. L'avevo disegnata a Mantova ed era rimasta sulla stampante a guardarmi di traverso per tutta l'estate. Il disegno è tratto dal libro Di rosa in rosa - ricamare gli acquerelli di Patrizia Silingardi, ma ho ricamato con i colori de La vie en rose.

Temevo che la stoffa fosse un po' troppo rigida, perché all'aspetto appare come un cotone rustico pesante, che però ha l'indubbio vantaggio di tenere bene la forma della borsetta e di non stropicciarsi. 

Beh... 

L'ho ricamata senza alcun problema. 

Credevo che avrei dovute fare gugliate più corte, causa usura del filo, e invece tutto è filato liscio. Questo modello è sufficientemente grande per avere il movimento della mano che si insinua nella borsa e che potrebbe rappresentare l'unica vera difficoltà.

Elisa mi ha assicurata che le avrà a Fili senza tempo!



lunedì 18 settembre 2023

Una scatola o una panchetta...


C'erano diverse idee sull'oggetto destinato ad accogliere lo spartito di rose. 

Avevo pensato ad uno sgabello, oppure al coperchio per una cassetta di legno. I corso degli eventi ha decretato la seconda scelta e la patty non ha avuto da ridire, perché era intenta a congelarsi in spiaggia.

Così ho tagliato un po' di cartoni...


Ho usato un tre millimetri per il fronte e per l'incastro e un cartone da 1,5 mm come fondo. Meglio sarebbe forse stato del compensato, ma intanto provo così.



Dietro, un paio di fiocchi per vincolare il coperchio alla scatola.


E non ci resta che invitarvi a Fili senza tempo per venire a controllarne l'effetto dal vivo!